Era il 31 ottobre del 2009 quando Jesús Dátolo subentrava dalla panchina e cambiava il corso di Juventus-Napoli realizzando il gol del momentaneo 2-2.
La successiva rete di Hamšik, su azione dello stesso argentino, sancì la vittoria degli Azzurri a 21 anni di distanza dall’ultimo trionfo in casa dei bianconeri: “Un’emozione incredibile – l’ex numero 15, oggi centrocampista dell’Atlético Mineiro – sono orgoglioso di far parte della storia di questo club”.
Capello ossigenato come allora ed una forma smagliante, Jesús dimostra d’aver conservato Napoli nel cuore, la squadra come la città: “Napoli non si dimentica. Lì ho lasciato tanti amici, dal fruttivendolo sotto casa, alla famiglia Marino, cui sono molto legato”. C’è spazio anche per qualche simpatica battuta, per una chiacchierata davvero piacevole col grande protagonista della rimonta di Torino, tra l’altro compagno di Tévez e Higuaín in Nazionale e di Callejón nell’Espanyol.
Dal 2009 il Napoli non vince la ‘super sfida’ fuori casa, è arrivata l’ora di sfatare questo tabù?
“Può essere la volta buona. Questa squadra è molto più forte di quella in cui militavo io, della Juventus di allora e della Juve attuale. Far risultato a Torino non è mai semplice, però oggi è più che possibile. Benítez può contare su giocatori di levatura mondiale come Higuaín e Callejón che sono abituati a decidere le sfide importanti”.
Higuaín e Tévez i più attesi. Su chi punteresti?
“Entrambi sono pericolosissimi, una vera dannazione per i difensori che devono marcarli. Gonzalo forse è più tecnico e ‘ragionato’, Carlitos più rapido ed istintivo. Difficile dire chi sarà più determinante, per certi versi non è possibile trovare delle differenze quando si parla di grandissimi campioni”.
Sono i due più forti del campionato?
“Non dimenticatevi di Palacio: è velocissimo ed altrettanto tecnico, davvero un attaccante completo come pochi”.
Callejón segna tanto e spesso i suoi gol sono decisivi: il Real ha sbagliato a cederlo?
“Sicuramente sì. Conosco José dai tempi in cui giocavamo insieme ed è sempre stato una spanna sugli altri. È di un altro livello: sa fare tutta la fascia, attacca, serve assist, segna in area e anche da fuori. Il Real si starà mangiando le mani perché ha speso 100 milioni per Bale e dato via Callejón per meno di 10. I calciatori bravi non vanno mai svenduti. Meglio per il Napoli: ha fatto un affare”.
Bigon monitora Banega, può essere il rinforzo giusto per il centrocampo?
“È un giocatore bravissimo, estremamente tecnico, per me uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Io però tiro meglio le punizioni, sono più veloce e, soprattutto, più bello (ride, ndr). Se proprio serve un centrocampista, perché non puntare su Dátaolo? Chiaramente scherzo, però ho Napoli nel cuore e, per quanto stia bene in Brasile, tornerei in qualsiasi momento: sarebbe bellissimo”.
So che sei in contatto con Zúñiga; avete parlate dopo che si è operato? Nonostante il rinnovo, circolano ancora indiscrezioni su un suo possibile addio.
“Ci sentiamo assiduamente, è un mio caro amico. Parliamo spesso e devo dire che in privato non ha mai accennato alla possibilità di lasciare il Napoli, quindi non credete ai giornali. Camilo ha rinnovato recentemente ed è felicissimo. Logicamente operarsi, per lui, non è stato il massimo, ma era una cosa necessaria. Ora pensa solo a recuperare e a tornare in campo, a Napoli sta bene e sa che Società e tifosi lo apprezzano perché è un giocatore importante”.
Voci dalla Francia riferiscono di un Cavani infelice a Parigi. C’era da aspettarselo?“
“Il Paris Saint-Germain è un team ambizioso e soprattutto ricchissimo, molti lo scelgono più per una questione economica che di blasone, ma a mio avviso giocare nel Napoli non ha prezzo”.
Chiudiamo con il Mondiale. Argentina campione e Higuaín protagonista?
“La Selección è tra le maggiori candidate alla vittoria finale. Il C.t. Sabella ha in squadra dei ‘mostri’ come Messi, Higuaín e Agüero. Magari portiamo a casa la Coppa e Gonzalo sarà capocannoniere”.
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